Care amiche oggi un post di sfogo..oggi l'amarezza ha preso il sopravvento e pensieri e parole sono uscite e si sono cristallizzate su questo foglio. Che amarezza questo sistema, questo Ministero della Pubblica istruzione che continua a parlare con di cose che fino in fondo non conosce, perché non le vive, non le ha mai vissute, oppure più semplicemente, le ha dimenticate.
Cara Azzolina, ma alla scuola dell'infanzia ci pensi mai? E ai bambini che vanno al nido ci pensi mai!? Mentre parli di esami, di valutazioni, di come tenere i banchi, ti vorrei chiedere se sai cos' è per un bambino la scuola. Chiediti per una volta, che cosa' è la scuola dell’infanzia per un bambino di 3 anni e cos'è il nido per un bimbo di uno/due anni, perché anche se tu non ci pensi, loro pensano, sentono, provano emozioni e si domandano ogni giorno, quando potranno tornare a scuola. Perché per loro è IMPORTANTE
L'hai pensato? Mi sa di no, perché di Infanzia parli così poco, come se non sapessi che esistono bambini che non imparano le tabelline, che non vengono valutati, che non devono avere quaderni, penne, astucci.... e allora ti chiederai cosa fanno? Vivono, cara ministra mia. Vivono? Si, Vivono. Vivono in una bolla, fatta di odore di minestra, manine impiastricciate, tempere sul grembiulino, e costruzioni montate mille volte. Vivino per la prima volta una vita di comunità, fatta di regole, ma anche di tanti bellissimi diritti.
Come quello di sentirsi grandi. Di avere un gruppo. Di avere un tutor, o essere abbastanza grande da poterlo fare. Di appoggiare i nasini in fila alle finestre, e scoprire con la MAESTRA, che la vita è fatta di stagioni che tutto cambia per poi tornare uguale. Che ci sono feste fantastiche, in cui ci si impegna molto e poi arrivano mamma e papà e nonni e tutti sono così fieri di me.
Al nido e all'Infanzia i bambini imparano che si dice grazie, si aspetta il proprio turno, si chiede scusa, permesso e si sta insieme, perché la regola fondamentale è che: " insieme è meglio!!" Imparano che a un certo punto, sono diventati grandi davvero e quel luogo sicuro lo devono lasciare, per essere davvero grandi.
Imparano che la maestra può dividersi in mille, abbracciarne cento e che a volte si può chiamare mamma, perché inizia per ma e mi insegna tanto, mi vuole bene e se piango mi accarezza come fosse una mamma.
Imparano ad avere il proprio posto nel mondo.
All'infanzia i bambini di cui non si sente parlare da mesi, possono giocare e apprendere tanto correndo,saltando, rotolandosi, arrampicandosi e muovendosi in giardino, cosa di cui sono stati privati per giorni..mesi!!
Nella scuola dell'infanzia e al nido, ancora prima, i bambini imparano che oltre al mio IO c'è l' ALTRO. Altro dalla mia famiglia, altro dai miei fratelli o sorelle, che sono indipendente e che wow, ho tanti amici!!! Imparo a confrontarmi, anche se a volte uno spintone ci scappa, ma la maestra m' insegna come si fa, ad arrabbiarsi e fare pace in modo corretto. E imparo che in un “ciao maestra!” ci sono segreti, storie e racconti che mamma e papà non sapranno mai e che domani e domani ancora, saranno di nuovo miei, e solo miei. Perché anche i bambini, cara ministra, anche se sono piccoli, stanno iniziando a camminare, a parlare un po’ male e magari hanno il ciuccio SONO PERSONE. A loro non interessa molto uscire, fare vacanze, cena fuori.. a loro interessa STARE con gli altri, per sapere chi sono, per formare il loro carattere e la loro personalità. Perché sono le esperienze che li formeranno.
E tu, e voi cari signori che governate, state privando loro di tutto questo, avete tolto loro la cosa più IMPORTANTE: La SCUOLA!!!!
Quindi per settembre, PENSATECI bene, perché a settembre i bambini (e le famiglie con loro) gridano di voler tornare a scuola, alla LORO NORMALITÀ. Perché andare a scuola cara Ministra, è la loro quotidianità, è la loro NORMALITÀ, oppure pensate voi tutti politici adulti, che siccome SONO BAMBINI non abbiano DIRITTO ad una VITA NORMALE come voi adulti!?!?
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